La nostra amata Puglia ha un nome che trae origine dal fenomeno della siccità, già un problema per i primi abitanti della regione e per i romani che, trovando scarsità di pioggia e di fiumi (di acqua potabile in generale) decisero di denominare il territorio A-pluvia (senza pioggie).
Questo dovrebbe quindi far capire che cercare un fiume degno di tale nome, in Puglia, è impresa assai ardua.
Fiumi di Puglia
La Regione presenta comunque due fiumi molto importanti: l’Ofanto ed il Fortore, e diversi fiumi più modesti.
Il fiume Ofanto, lungo 134 km, nasce e si estende nel territorio pugliese, mentre il Fortore, con i suoi 110 km di lunghezza, scorre anche nella regione Basilicata.
Oltre ai due fiumi sopra citati, che si distinguono per portata d’acqua e lunghezza, in puglia è possibile individuare altri fiumi da suddividere in due categorie: quelli a carattere torrentizio che scorrono interamente o quasi sulla superficie, e quelli di natura carsica che scorrono nel sottosuolo per poi sfociare in mare.
Tra i fiumi a carattere torrentizio occorre citare il Carapelle, il Cervaro e il Candelaro, situati in provincia di Foggia; il Galeso, l’Ostone, il Chidro, il Lato e il Tara, che scorrono nel territorio della provincia di Taranto.
Nella regione pugliese sono poi individuabili diversi fiumi originatisi da acque piovane e che scorrono nel sottosuolo fino a sfociare in mare, ma questi oltre ad alimentare alcuni pozzi ed affiorare in grotte e persino negli scantinati di antichi palazzi (un tempo queste acque vennero usate per rituali d’ablazione) non vennero utilizzati ai fini dell’agricoltura o ad altri scopi sociali.
La Puglia è dunque realmente povera di acqua, ma sarebbe così se l’uomo si impegnasse nel costruire bacini idrici artificiali?
Le piogge in regione ci sono, sono abbondanti ma concentrate in brevi e violente precipitazioni (bombe d’acqua) che scaricano al suolo notevoli quantità che puntualmente vengono disperse e che invece potrebbero essere raccolte in bacini idrici e trasformarsi in risorse preziosissime per l’economia ed il territorio pugliese.
