LA NOTTE DI SANTA VALPURGA
“Di lei si sa che visse nel secolo VIII, di stirpe inglese, Valburga era sorella dei santi Villibaldo e Vunibaldo, faceva parte del gruppo di monache e monaci che aiutarono s. Bonifacio (680-755) ad evangelizzare la Germania. Era monaca nel monastero di Wimborne (Dorset) e dopo due anni divenne badessa delle monache del doppio monastero, istituito da suo fratello Villibaldo ad Heidenheim, mentre l’altro fratello Vunibaldo guidava il ramo maschile. Alla morte di Vunibaldo, prese lei la direzione dell’intera istituzione, rimanendo badessa per tutta la vita.”
Il primo maggio la Chiesa festeggia Santa Valpurga di Heidenheim, monaca benedettina nata in Wessex nel 710 aC e vissuta in Germania ove si recò, sotto la guida di San Bonifacio, con la missione di evangelizzazione.
Sorella dei Santi Villibaldo e Vunibaldo, giunge in Baviera ove, assieme a quest’ultimo, fonda il monastero doppio di Heidenheim del quale sarà badessa per diciotto anni , dal 761 a seguito della morte del fratello Vunibaldo.
Il monastero da lei presieduto resta, per moltissimi anni, un potente centro religioso e culturale: tra le monache vissute nel cenobio guidato dalla Santa, particolare attenzione merita Ugeburga la quale scrisse le agiografie della vita di Villibaldo e dell’abate predicatore Vunebaldo, infaticabili pellegrini che discendendo dall’Inghilterra e passando per la Calabria, la Sicilia, la Grecia e l’Asia Minore giungeranno in Terra Santa.1
La monaca benedettina di nobili origini anglosassoni spirerà a Heidenheim il 25 febbraio dell’A.D. 779.
Quasi un secolo dopo, il 1º maggio 870, parte delle sue reliquie furono trasferite – per ordine del vescovo Otgar – a Eichstätt e le restanti furono inviate in Francia e nelle Fiandre ove sono ancor ‘oggi custodite.
A seguito di un evento ritenuto scientificamente inspiegabile che ha visto la trasudazione dalla salma di liquidi a cui furono attribuiti poteri taumaturgici, Santa Valpurga è ritenuta “soccorritrice dei sofferenti”.
In concomitanza con la festività religiosa a Santa Valpurga dedicata, sin dall’antichità – nella notte intercorrente tra il 30 aprile ed il primo maggio – si celebra Walpurgisnacht, conosciuta come “Notte di Santa Valpurga” o “Notte delle Streghe”.
Festeggiata attualmente in Svezia ove è conosciuta con il nome Valborg, la celebrazione annuale è dedicata ad un antica festa pagana che cadeva in concomitanza con la Primavera.
Simbolo di questo rituale celebrativo della terra, della natura e della fertilità erano i falò, accesi dai druidi, attorno ai quali si svolgevano danze e balli propiziatori.
Coincidente con la festa pagana Walpurgisnacht era la festività, di origine celtica, Beltane, termine che in gaelico designa il “fuoco luminoso” e che, nel tempo – mescolata ad altre tradizioni – diede vita alle cosiddette Calendimaggio celebrate nell’Europa meridionale.
Il culto di Beltane era dedicato alla divinità della Luna la quale, celebrata tra l’equinozio di primavera ed il solstizio d’estate, fungeva da buon auspicio per il raccolto estivo.
Queste festività propiziatorie, strettamente connesse alla ruota delle stagioni, appaiono assai simili nei connotati che le caratterizzano.
Il folklore, tuttavia, narra che nella notte di Santa Valpurga le streghe uscissero dai propri abitacoli per dirigersi verso il monte Brocken – le cui vette sarebbero le più alte della catena montuosa Hanz situata nella Germania Settentrionale – e qui avrebbero festeggiato, ballando e cantando attorno ai falò.
La leggenda sopravvive sin dal XVI secolo e viene ripresa nell’opera del drammaturgo Johann Wolfgang Goethe, Faust al cui atto primo vi è una scena intitolata “Walpurgisnacht”.
Questa giornata risulta essere altresì importante per il satanismo razionalista: lo stesso fondatore della Chiesa di Satana, Anton Szandor Artur LaVey ha dichiarato che, nel satanismo laveyano si rammentano tre importanti ricorrenze tra le quali si annovererebbe proprio Santa Valpurga, assieme al sabba celebrato nella data di Samhain ed al suo compleanno.
La cronaca nera ci apporta una vasta casistica di fattispecie concrete che hanno riguardato proprio la notte di Santa Valpurga: secondo le statistiche moltissimi sono i fatti contra legem compiuti da simpatizzanti per il satanismo acido;
queste azioni finite, all’indomani, sui quotidiani hanno interessato il sacrificio di felini, caprini ed ovini a scopo rituale e per mano di adolescenti o giovani adulti aderenti alla corrente acida dalla quale moltissime altre scuole di pensiero di matrice satanista prendono le distanze.
I movimenti animalisti, proprio in questi giorni, stanno lanciando un appello ai detentori di questi animali, ed in particolar modo a quelli di felini neri, al fine di scongiurare il rapimento delle bestiole destinate, poi, a questi tetri rituali.
1 “Modelli agiografici nel secolo Vili : da Beda a Ugeburga”, Claudio Leonardi, Publications de l’École Française de Rome (1991)
