L’Istituto Superiore di Sanità ha sa subito dettato le linee guida per poter prevenire la diffusione dell’epidemia da CoVid-19, ed ha anche emanato le midee guida in materia di Dispositivi di Protezione Individuale.
Tali disposizioni sono state, ovviamente, approvate anche dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile e recepite dal Ministero della Salute.
Linee guida ISS sui DPI
In particolare il documento indica quali sono i Dispositivi di Protezione Individuale , noti anche con l’acronimo di DPI, (guanti, mascherine, camici o occhiali) nei principali contesti in cui operano gli operatori sanitari, raccomandando l’uso delle mascherine (FFP2 e FFP3) in tutte le occasioni a rischio.
L’ISS sottolinea anche che le indicazioni fornite devono trovare una declinazione a livello locale, tenendo conto anche dei contesti organizzativi ed assistenziali delle specifiche caratteristiche individuali di rischio degli operatori.
“Queste indicazioni sono improntate al principio di precauzione per garantire la salute e la sicurezza di tutti gli operatori sanitari – spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro –. Nella situazione attuale caratterizzata talora da criticità sui DPI, si è ritenuto necessario, in coerenza con le strategie adottate anche da altre agenzie internazionali, fornire indicazioni che, in base alle sopra citate evidenze, suggerissero criteri di priorità per gli operatori a più elevato rischio professionale”.
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4358
L’utilizzo corretto dei Dispositivi di Protezione Individuale, anche per la popolazione, unito alla frequente igienizzazione delle mani e al mantenimento del distanziamento sociale, rappresentano un’arma vincente contro il Covid-19.
Da non sottovalutare la SANIFICAZIONE degli ambienti domestici e lavorativi, sia pubblici che privati, operazione essenziale per debellare il nuovo corona-virus.
In puglia, tra le aziende leader nel settore delle sanificazioni, troviamo la SGS OUTSOURCING, impegnata in prima linea sin dall’inizio della diffusione della pandemia da Covid-19.
